Finora sono finiti tali e quali in discarica (prima venivano conferiti all’inceneritore), ma d’ora in poi anche a Macomer abiti e scarpe usate e tutto ciò che è prodotto con materie tessili o pellame avrà una nuova vita.
Nei giorni scorsi ha preso il via la raccolta da effettuarsi con appositi cassonetti che sono stati installati in alcuni punti strategici dell’abitato, quelli che si ritiene siano più facilmente accessibili ai cittadini delle varie zone della città.
I vantaggi che ne derivano sono notevoli e diversi, soprattutto per il comune e per i cittadini, ai quali però è richiesto un impegno in più, quello di conferire correttamente i vecchi indumenti, le scarpe e qualsiasi altro oggetto di stoffa o in pelle.
Sarà una ditta privata che opera nella raccolta in tutta la Sardegna, con la quale il comune ha stipulato un’apposita convenzione, a farsi carico del ritiro e del riciclo svuotando periodicamente i cassonetti e conferendo il materiale raccolto alle ditte specializzate nella loto trasformazione in materie prime di recupero.
Il tutto a costo zero per il Comune.
I vantaggi immediati sono due: gli indumenti vengono sottratti alla raccolta del secco indifferenziato, per cui si conferiranno meno rifiuti da smaltire con un aumento della percentuale di raccolta differenziata, e minori costi per lo smaltimento. In prospettiva il vantaggio dovrebbe vedersi in bolletta, ma ci vorrà del tempo.
Dando una nuova vita agli abiti usati, infine, si tutela l’ambiente in quanto si evita il loro smaltimento nelle discariche e si riducono le emissioni inquinanti quando vengono inceneriti. Se a questo si somma il risparmio economico per i comuni il risultato non è da poco. Va precisato, a questo punto, che le nuova raccolta non sottrae niente alla raccolta di abiti ancora riutilizzabili che fanno le onlus e le associazioni di beneficenza come la Caritas, ma soltanto quelli ormai inutilizzabili come indumenti, praticamente quelli che a volte vengono definiti “stracci”. I cassonetti installati nell’abitato di Macomer sono in tutto nove e si trovano in via Genova, zona centro storico, vicino allo stadio e nell’area di via Santa Maria di fronte al cimitero. Attualmente in Italia ogni secondo l’equivalente di un camion carico di vestiti viene bruciato o portato in discarica. Dal 2025 nell’Ue scatta l’obbligo di istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili. L’Italia ha anticipato la data al primo gennaio 2022. Macomer è su questa strada.