Fortunatamente non ha investito nessuno il grosso pezzo di cornicione in cemento che si è staccato dalla facciata delle scuole elementari di via Roma a Macomer e si è schiantato proprio di fronte all’ingresso principale dell’edificio causando danni di lieve entità.
Se il crollo fosse avvenuto nell’ora di ingresso o di uscita degli alunni, o quando nella piazza antistante la scuola sono presenti gruppi di bambini che si radunano per giocare, le conseguenze sarebbero state diverse e probabilmente molto più gravi, come a Napoli nel 2014, quando un cornicione investì e uccise un ragazzino di 14 anni nella galleria Umberto.
Che l’edificio scolastico di via Roma sia vecchio è cosa nota. Negli anni scorsi è stato sottoposto a interventi di manutenzione e sistemazione, ma evidentemente i lavori non sono andati a fondo nella eliminazione degli elementi di rischio. Che tra l’altro non è facile individuare su un immobile costruito all’inizio del secolo scorso.
Il distacco del cornicione è avvenuto martedì sera attorno alle 20. Nel pomeriggio aveva piovuto e non è da escludere che infiltrazioni d’acqua abbiano provocato il distacco e la caduta del grosso pezzo di cemento che presumibilmente era già instabile.
Ieri sono stati eseguiti dei sopralluoghi e i Vigili del fuoco hanno eliminato le parti a rischio rimanenti.
Si pone a questo punto il problema della sicurezza dei caseggiati scolastici di Macomer, tutti di competenza del Comune con esclusione di quelli delle scuole superiori, che sono di competenza di quel che rimane dell’ente Provincia.
Negli ultimi dieci anni nelle scuole di Macomer sono stati eseguiti importanti lavori, che evidentemente non bastano a garantire la sicurezza di alunni e personale scolastico o, più semplicemente, di chi ci passa vicino. Il problema è sempre il solito: mancano le risorse. O meglio: mancano per queste cose. Il cinema riapre con un incremento dei costi per il Comune di poco meno del 50% rispetto alla convenzione precedente (50.000 contro 30.000). E i cornicioni cadono.