La Chiesa è abituata a cambiarli, la gente, invece, si affeziona.
Si può riassumere così la notizia dell’imminente partenza del parroco di due parrocchie di Macomer (la crisi delle vocazioni e dei residenti ha portato all’unico parroco per due sedi), don Mario Pesenti dell’ordine dei concezionisti.
Tutti, a Macomer, sottolineano tre caratteristiche di quest’uomo: carità, senso del mistero e dell’assoluto, passione educativa per i giovani.
Come sempre accade, anche questa volta le decisioni di governo della Chiesa (non sempre comprensibili) fanno emergere le tracce degli affetti seminati, delle cose fatte, delle eredità spirituali dei preti di campagna (sono ancora evidenti quelle lasciate anche dai predecessori: don Gino, don Ledda, don Mario Cadeddu, ma anche, risalendo, don Masia e don Gianni, poi vescovo di Ozieri).
Ne è una misura il comunicato dei fedeli della parrocchia della Sacra Famiglia: «La comunità della Sacra Famiglia si prepara a salutare il parroco Mario Pesenti che dopo anni a servizio della nostra comunità è stato chiamato dalla Sua congregazione a svolgere un nuovo compito pastorale. L’annuncio della sua partenza ha suscitato emozioni profonde tra i fedeli che hanno avuto il privilegio di condividere tanti momenti significativi al suo fianco.
Padre Mario arrivato da noi ad ottobre del 2016 in punta di piedi e sempre mettendosi a disposizione con la bontà d’animo che lo contraddistingue, ha guidato con passione e dedizione la parrocchia. Durate il suo operato si è distinto per il suo straordinario impegno nella Caritas cittadina, coinvolgendo diversi volontari con cui collaborando ha offerto un aiuto concreto per tutti coloro che si trovavano in difficoltà. Il suo impegno verso i più anziani, bisognosi o deboli è stato per noi tutti esempio di umanità e compassione.
Un momento particolare che vogliamo ricordare è quello in cui Padre Mario ha dimostrato il suo amore e la sua vicinanza agli anziani della comunità facendo sì che la processione del Corpus Domini, evento centrale dell’anno liturgico, passasse nella casa di riposo degli anziani. Questo è uno dei tanti gesti che ha reso tangibile il suo impegno nel portare il messaggio di amore ai più bisognosi.
Non possiamo dimenticare anche il lavoro che ha svolto con i giovani della nostra parrocchia. Padre Mario ha contribuito a tenere unito e supportare il gruppo dei giovani della parrocchia, riuscendo a spronarli a continuare il loro percorso di crescita spirituale incoraggiandoli sempre e aiutandoli quando ne percepiva la necessità. Attraverso incontri, attività e momenti di preghiera ha saputo ispirare i giovani a vivere una vita di fede e impegno sociale. Fin dal suo arrivo ha parlato con loro dell’incontro con il papa che si terrà a Lisbona in occasione della Giornata mondiale della gioventù e 14 tra i ragazzi che partecipano alle attività si preparano per partire a fine luglio per vivere questa forte esperienza».