Si parlerà di ambiente, di fonti rinnovabili e di tutto ciò che ruota attorno alla febbre per l’eolico e il fotovoltaico nel corso di un incontro che si terrà venerdì 31 maggio, alle ore 18 nel centro di servizi culturali Unla di Macomer per iniziativa dall’associazione culturale “Nino Carrus”.
Attraverso questa iniziativa l’associazione si propone di dare un contributo ad dibattito per fare chiarezza su quanto sta accadendo in Sardegna e anche a Macomer: pale eoliche e pannelli solari spuntano dovunque come funghi.
Basta affacciarsi verso la vallata di Tossilo per vedere che il giallo delle ferule in fiore la lasciato spazio al grigio dei pannelli fotovoltaici. I cantieri forestali hanno lasciato spazio a questa nuova attività che pianta pali in ferro di varie dimensioni fino alle torri enormi che reggono le pale eoliche.
La febbre che ha contagiato quanti hanno presentato progetti per realizzare impianti di produzione più o meno grandi in Sardegna, quasi tutti non sardi, pare sia alimentata non da un sano desiderio di contribuire alla svolta nell’uso delle fonti energetiche rinnovabili necessaria per contribuire al cambiamento climatico, ma da una nuova corsa all’oro fatta di incentivi e soldi.
La Sardegna è diventata l’Eldorado del nuovo millennio. Anche nel Marghine l’opinione pubblica è divisa fra quanti ritengono inevitabile una svolta sulle fonti energetiche anche a prezzo di pagare qualcosa in termini di danni al paesaggio, e quanti invece ritengono che la speculazione non dia nulla ai sardi e lasci a loro solo l’incombenza di smaltire cemento, ferraglia e altro quando si passerà ad altre fonti energetiche meno costose e impattanti, tra le quali la (futuribile ma non impossibile e forse non molto lontana) fusione nucleare.
L’associazione “Nino Carrus” contribuirà a fornire elementi di discussione su questi temi attraverso l’incontro di venerdì prossimo al quale interverranno Fabrizio Pilo, prorettore al territorio e all’innovazione dell’Università di Cagliari, Omar Chessa, professore di diritto costituzionale all’Università di Sassari, Laura Onida, avvocato specialista in diritto ambientale, Murizio Onnis, sindaco di Villanovaforru dove si è riusciti a bloccare la realizzazione di impianti energetici di enormi dimensioni che avrebbero avuto un impatto pesantissimo, ed Emanuele Cani, assessore all’Industria della Regione. Coordinerà il giornalista Giuseppe Deiana. Tema dell’incontro: «La Sardegna e le fonti rinnovabili». L’associazione “Nino Carrus” ritiene (e lo scrive nel volantino) che sole, vento e acqua siano risorse e opportunità per lo sviluppo della Sardegna, è favorevole alla transizione ecologica, ma dice no alla speculazione energetica in atto.