Tutti conoscono i siti di Santa Sarbana di Silanus, con nuraghe e chiesa paleocristiana visibili dalla strada ss. 129, il nuraghe Santa Barbara di Macomer visibile e facilmente raggiungibile dalla ss. 131, la necropoli prenuragica di Filigosa e il sito con i betili e tombe dei giganti di Tamuli a Macomer che non hanno bisogno di descrizioni e indicazioni, o il nuraghe Orolo di Bortigali e la tomba dei giganti Imbertighe di Borore.
Forse però non sono in molti a sapere che in territorio di Birori c’è un ponte romano che ha quasi 2000 anni, che tra Birori e Macomer ci sono i resti di un paese scomparso nel Medio Evo che si chiamava Gitile (Gitil secondo alcuni), che nelle campagne di Bortigali ai confini con Silanus resiste ciò che rimane della chiesetta di San Giovanni e che molte altre vestigia che hanno una storia che può essere raccontata in un contesto di valorizzazione turistica del territorio attendono in primo luogo di essere rese accessibili.
Soltanto se sarà facile arrivarci e se qualcuno saprà raccontarle e “vendere” la loro storia potranno diventare un elemento di attrazione dell’offerta turistica del territorio.
Un bando del Gal Marghine in corso di pubblicazione punta a questo.
Punta soprattutto «a valorizzare e promuovere, attraverso la creazione di itinerari tematici e sentieri il patrimonio naturalistico, culturale, archeologico e agroalimentare del Gal» con lo scopo di «favorire la realizzazione e il potenziamento di itinerari turistici di esperienza a tema», che può essere ambientale, culturale ed enogastronomico.
Per farlo si intende intervenire con azioni tese al «miglioramento del capitale territoriale, storico, naturale e paesaggistico delle zone rurali». Detto in termini più spiccioli, il bando finanzia investimenti per infrastrutture turistiche (cose piccole, non l’albergo) con l’obiettivo di aumentare e diffondere la conoscenza del territorio, degli attrattori naturali e culturali che non mancano, dei servizi fruibili e degli itinerari.
Per itinerario non si intende solo un percorso ideale che collega più monumenti o siti di interesse storico, archeologico e ambientale, ma un percorso fruibile con sentieri praticabili e non strade di campagna nelle quali non passerebbe neppure Tarzan munito di roncola per farsi strada tra rovi e cespugli di ogni tipo.
Il bando finanzia quindi investimenti per itinerari turistici, aree attrezzate e percorsi segnalati e loro messa in rete, investimenti per centri di informazione e accoglienza turistica e delle relative reti e investimenti per itinerari a tema, anche multimediali.