Lunedì 13 maggio, stazione ferroviaria di Nuoro, corsa delle 16 e 58 per Macomer con treno quasi d’epoca. Si tratta della corsa con la quale rientra la gran parte dei pendolari di Macomer e del Marghine che si recano giornalmente a Nuoro per lavoro.
Non si tratta di una gita piacevole.
Sia all’andata che al ritorno il treno impiega poco meno di un’ora e mezza, fermate comprese, per coprire un tragitto di quasi 58 chilometri. Nel 1889, quando la ferrovia è stata aperta al traffico, il percorso da Macomer a Nuoro era di 62 chilometri e la stazione nuorese era in piazza Italia, dove ora c’è il palazzo del comune.
Il tempo di percorrenza era di poco più lungo, ma era un secolo e mezzo fa’.
Oggi appare inverosimile che un treno in un’ora percorra circa 40 chilometri. Invece è proprio quello che fanno i pendolari che viaggiano sulla linea per Nuoro che lunedì si sono visti proiettati nel passato con un salto temporale di oltre mezzo secolo.
Il locomotore e i vagoni che li hanno riportati da Nuoro a Macomer sono infatti quelli che hanno iniziato a viaggiare sulla Macomer-Nuoro negli anni Sessanta. Il locomotore è dello stesso tipo che traina quello che chiamano Trenino Verde (non si capisce perché verde dato che sui mezzi – motrice e vagone – il colore non compare da nessuna parte e il riferimento ambientale sembra poco appropriato dato che in fatto di inquinamento la motrice è da primato).
Pare che i treni Stadler acquistati negli anni scorsi fossero in manutenzione e che per coprire il servizio si sia deciso di rimettere in pista vagoni e mezzo di trazione fermi da tempo, ma ancora in grado efficienti. Sul tronco Macomer-Nuoro viaggiano oggi tre treni Stadler acquistati negli anni scorsi. A volte viaggia anche una vecchia automotrice degli anni Cinquanta o una Ade 96 (come quella distrutta nell’incidente del 2007), entrambe imbrattate dai writer e mai ripulite. Per migliorare i tempi di percorrenza, che è possibile ridurre a meno di 60 minuti, resta da risolvere il problema della fibra ottica con la quale sarà collegato il sistema di controllo a distanza del traffico ferroviario lungo la linea, ma sulla fine dei lavori tutto tace.
Nel mese di giugno dello scorso anno, intanto, Stadler (è un’azienda svizzera) si è aggiudicata la gara d’appalto per fornire all’Arst 10 treni a idrogeno e per la manutenzione degli stessi. Alcuni di questi (non si sa quanti) dovrebbero viaggiare sulla Macomer-Nuoro sperando che, quando saranno in servizio, i tempi di percorrenza siano diversi. Intanto nelle emergenze si viaggia col treno quasi d’epoca, e i passeggeri dovranno considerarsi fortunati dato che non dovranno pagare il supplemento richiesto per viaggiare sul trenino verde.
L’alternativa, sarebbe stata la soppressione del treno.
Ritengo giusto che i sardi che votano lega e il circo di Salvini, merito o questi mezzi…. perché i soldi servono per il ponte sullo stretto…!!
In autobus?