Per certi aspetti svolge il ruolo che una volta era della Comunità montana: programmare e promuovere lo sviluppo e la crescita attraverso la valorizzazione delle risorse locali.
Il Gal Marghine è oggi un importante strumento di promozione, ma anche di pianificazione e accrescimento del territorio puntando sulle sue risorse, a partire da quelle più evidenti come i prodotti di qualità dell’agroalimentare, l’ambiente e i monumenti, ma comprendendo anche quelle immateriali come storia, tradizioni e cultura.
Probabilmente sono questi gli ingredienti della ricetta con le quali ha pianificato le strategie di sviluppo locale partecipativo che hanno consentito al Gal del Marghine di piazzarsi al primo posto e col massimo punteggio nella graduatoria dell’assessorato regionale all’Agricoltura per il finanziamento degli interventi.
La motivazione del riconoscimento: «qualità e completezza del piano d’azione, dell’animazione nel territorio, del percorso partecipativo con il coinvolgimento di tutte le parti sociali, con la creazione di reti territoriali di imprese, istituzioni e il contenuto innovato delle azioni». In poche righe c’è tutto e non è cosa da poco. La presidente del Gal, Serenella Salis, ha lavorato in questi mesi per ottenere il risultato. Lo ha fatto coinvolgendo gli enti pubblici e le comunità del Marghine con incontri che hanno impegnato tutti i soggetti interessati, sia quelli pubblici come i comuni del territorio, che quelli privati a partire da associazioni, cooperative, gruppi, aziende e singoli portatori di interessi e idee. Assieme si è deciso su quali temi sviluppare la programmazione riempendo di contenuti le idee nate con l’individuazione delle esigenze di crescita della zona fino al 2027. Praticamente si è costruito un progetto partendo dal basso. Si è partiti dalle esigenze per individuare gli interventi. È nato così un piano di azione diverso dai progetti che la politica solitamente cala dall’alto e che spesso mal si adattano ai bisogni. Nei giorni scorsi il Gal Marghine ha pubblicato il bando per la valorizzazione e promozione del patrimonio naturalistico, culturale, archeologico e agroalimentare del territorio da realizzarsi attraverso la creazione di itinerari tematici e sentieri escursionistici. Questo avverrà partendo da territorio rurale che metterà al centro natura, ambiente, qualità della vita e sviluppo sostenibile. Il bando si rivolge agli enti pubblici e dispone di risorse pari a un milione e 337 mila euro, somma che potrà essere aumentata del 30 per cento. Se progetti e iniziative andranno in porto, la ricaduta anche in termini economici sarà sicuramente positiva.