Chi pensava che nella Media Valle del Tirso le cavallette fossero state debellate aveva pensato male. L’estate 2024 non si annuncia tranquilla.
Laore, l’agenzia regionale alla quale sono affidati la lotta contro il dannosissimo insetto e il monitoraggio della diffusione, ha annunciato recentemente che nel periodo caldo di fine marzo e primi di aprile è iniziata la schiusa delle uova e sono nate le prime cavallette.
Non si tratta di un lieto evento, ma di un segnale che non fa presagire nulla di buono. Se l’estate scorsa il fenomeno è stato contenuto e non ha assunto le dimensioni di una vera e propria calamità come nel 2022, quest’anno la situazione potrebbe cambiare, sempre che non si riesca a intervenire con tempestività per contenerlo fin dal primo insorgere.
Molto dipenderà anche dall’andamento climatico. Stando agli esperti, il periodo caldo umido favorirebbe la moltiplicazione dell’insetto.
Nei giorni scorsi, intanto, nella centrale operativa Laore di Noragugume si è tenuto un incontro nel corso del quale si è fatto il punto della situazione sull’emergenza cavallette nella Media Valle del Tirso.
Si è parlato dell’andamento della campagna 2024 per il contrasto all’infestazione, di fattori ambientali che favoriscono le infestazioni delle locuste e di tutto ciò che ne impedisce lo sviluppo e la diffusione.
Sul fenomeno è stato realizzato anche un film, “Tilipirche”, che l’anno scorso è stato presentato fuori concorso al Festival del cinema di Venezia.
Lo ha girato il regista cagliaritano Francesco Piras, che racconta, tutto in sardo, la devastante invasione delle cavallette nel comune di Noragugume.
A febbraio di quest’anno si è piazzato per il miglior corto di finzione nella cinquina finalista ai Nastri d’Argento, il più antico premio cinematografico italiano la cui premiazione si tiene a Taormina, piazzamento che vale quanto una nomination agli Oscar, che però è ben più prestigiosa.
Al di là della fama cinematografica conquistata dalla piaga delle cavallette che da alcuni anni affligge il centro Sardegna e minaccia di espandersi al resto dell’isola, per contrastarla la Regione ha istituito una “Unità territoriale per l’emergenza fitosanitaria” e ha predisposto un piano d’azione di contrasto e contenimento che assegna a Laore in collaborazione con altre istituzioni, il monitoraggio e la lotta al fenomeno. Nell’ambito dell’azione di monitoraggio, un mese fa nel territorio di Noragugume sono state registrate le prime schiuse del 2024.