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Blue tongue: la Coldiretti chiede prevenzione

Se è vero che il cambiamento climatico porterà un’estate anticipata e più calda (viste le temperature degli ultimi due giorni verrebbe da pensare al contrario), non è infondata la preoccupazione degli allevatori per la possibilità che la blue tongue rialzi la testa e si ripresenti a breve anche in questo territorio.

Lo scorso anno il centro Sardegna è stato risparmiato e il numero dei casi è stato limitato a pochissime aziende, di cui una a Macomer, ma gli scenari del 2024 potrebbero essere diversi e non solo nel Marghine.
Gli annunci di una primavera avanzata oltre stagione si avvertono appena si esce in periferia: piante ed erbe sono in piena fioritura, che già inizia a concludersi come solitamente avveniva a fine aprire o ai primi di maggio.

L’erba inizia a ingiallire e probabilmente la falciatura inizierà nella prima metà di maggio.

Nei prossimi giorni è previsto un rialzo delle temperature e questo fa temere il ritorno del moscerino vettore della blue tongue (il culicoides imicola, un insetto succhiatore di sangue come le zanzare) con le conseguenze che già si conoscono.

L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Coldiretti, che chiede un piano di prevenzione da attuarsi a livello regionale: «un piano d’azione che preveda interventi immediati e tempestivi sia per affrontare una eventuale epidemia che per la dotazione dei vaccini e repellenti utili a prevenire la diffusione della malattia e proteggere la salute degli animali».

In poche parole: si chiede di programmare gli interventi prima che l’emergenza si presenti evitando, come è avvenuto in passato e soprattutto lo scorso anno, di ritrovarsi a operare in piena emergenza. Ciò significa pensare da subito a bandire le gare  per l’acquisto dei vaccini e decidere alle stesso tempo la migliore strategia da mettere in campo sul fronte della prevenzione. Questo con l’aiuto degli esperti, ma anche e soprattutto  in collaborazione con gli allevatori, i quali l’esperienza l’hanno maturata sul campo e l’hanno pagata di tasca loro. Le misure immediate riguardano le vaccinazioni e i repellenti utili per allontanare il moscerino vettore della malattia. Allo stato delle cose nel Marghine non c’è niente in campo contro la blue tongue. Se un bel giorno si vede dal mattino, gli scenari non sono tranquillizzanti.