Tre alberghi per complessivi 53 posti letto ripartiti su 36 camere, 4 esercizi extralberghieri (affittacamere, agriturismo e altro) per un totale di 26 posti letto, 11 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale e tre bed and breakfast per quindici posti letto costituiscono la capacità ricettiva complessiva di Macomer. I dati sono dell’Istat e sono aggiornati al 2022.
In passato i numeri erano diversi (sono il Motel Agip ne aveva di più), ma era diversa anche la realtà.
Oggi la domanda è ridotta a poca cosa. Si impenna in occasione di manifestazioni fieristiche, rassegne o altri eventi, ma si tratta di fuochi momentanei che si esauriscono in pochi giorni e a volte in un solo giorno.
La crisi industriale e la chiusura del Car, che con i giuramenti mensili richiamava i parenti dei militari che venivano appositamente per assistere alla cerimonia, hanno messo in crisi le attività alberghiere e hanno imposto una drastica riduzione dei posti letto. Senza domanda, cioè senza ospiti, non si può tenere in funzione una struttura con tanti posti letto perché i costi sarebbero tali da mandare in rosso i bilanci nel giro di qualche mese.
La capacità ricettiva di Macomer è entrata in crisi alla fine degli anni Novanta, ma già da prima si erano avvertiti i segnali di qualcosa che non andava.
Negli ultimi anni di vita del Car i militari erano per la gran parte sardi e i familiari che arrivavano per i giuramenti o in visita ripartivano in giornata. Di conseguenza la domanda di posti letto diminuì pesantemente.
Tra il 2000 e il 2010 hanno chiuso le industrie ed è venuta a mancare anche la presenza di tecnici e altro personale che venivano dalla penisola e soggiornavano a Macomer per periodi più o meno brevi.
Dopo il 2010 si era pensato al turismo congressuale, ma a Macomer non esistono strutture attrezzate per questo tipo di attività e in grado di accogliere congressi di un certo respiro con grande afflusso di persone. Le quali, tra altro, nei momenti liberi si ritroverebbero in una realtà con poche attrattive. Restano le fiere ed altri eventi che riempiono le strutture ed esauriscono i posti letto, ma durano poco, troppo poco per giustificarne l’aumento. Il turismo non esiste o è poca cosa. Qualche presenza non manca ed emerge dai dati dell’osservatorio turistico regionale, ma si tratta nella gran parte dei casi di turisti di passaggio che fanno tappa a Macomer per proseguire il giorno dopo verso altre mete che offrono altre e ben diverse attrazioni.
C’è un altro problema: quanti posti letto sono accessibili e attrezzati per disabili in carrozzina? Che mi risulti solo 1 in un bed & breakfast, spero di sbagliare.
Anche in questo siamo ben al di sotto della (triste) media nazionale del 17% e della peggiore regionale del 13%.
C’è molto da migliorare purtroppo.