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Macomer: la Giunta Uda chiude il progetto disabili

Riceviamo e pubblichiamo

“La scuola di vita continua” era un progetto sperimentale e innovativo ideato dal Comune di Macomer.
Nasceva dal bisogno di inclusione delle persone con disabilità fuoriuscite dal percorso scolastico, che non trovavano alcuno spazio o progetto dedicato o adatto a loro; causando il rischio, lento, di innescare processi di emarginazione e la perdita costante dei livelli di autonomia raggiunti con tanta fatica. Soli loro e sole e preoccupate le loro famiglie.

Le sette persone con disabilità frequentavano i laboratori educativi, formativi, scolastici con competenze di scrittura, lettura, calcoli e ragionamento logico.
Hanno svolto laboratori di autonomia domestica, di ortoterapia, di fotografia e di informatica.

Il pomeriggio svolgevano pratica sportiva presso le 6 società sportive aderenti e grazie a questo input il basket 2.0 formerà una squadra con gli special insieme agli altri ragazzi.
Idem per le attività culturali: frequentando i preziosi presidi esistenti come la Biblioteca Comunale e il Centro Servizi Culturali.

Il progetto, svolto dalla Cooperativa Progetto H, prevedeva infine la scoperta del nostro territorio e i beneficiari hanno dunque partecipato a 14 escursioni e visite ai nostri siti culturali, registrando senz’altro un buon gradimento sia dei diretti fruitori che delle loro famiglie.

Prima di Natale il progetto è stato chiuso senza alcuna sensibilità e non si è pensato a eventuali migliorie.

Questa è una azione grave, perché la maggior parte delle persone disabili che frequentavano si trovano ora, da tre mesi a casa, e non è stata garantita loro la stessa attenzione di sempre.

Un commento

  1. Alfio Uda
    Alfio Uda 22 Marzo 2024

    Questa è una cosa gravissima e fortemente discriminatoria in netto contrasto con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità in particolare per quanto riguarda gli articoli 19 e 24.
    Che poi questa azione sia intrapresa da un’amministrazione espressione di una sinistra che dovrebbe essere maggiormente attenta alla tutela dei più deboli inorridisce ancora di più.
    Non credo sia questione di mancanza di denaro, se non ricordo male i fondi per pagare oltremodo generosamente un addetto stampa sono stati trovati rapidamente e senza esitazione.
    https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/disabilita-e-non-autosufficienza/focus-on/Convenzione-ONU/Documents/Convenzione%20ONU.pdf

I commenti sono chiusi.