Tra i problemi delle aree interne della Sardegna il più pesante, che è anche causa del progressivo spopolamento dei comuni che vi ricadono, è la rarefazione dei servizi e, in primo piano, la scomparsa delle scuole nei paesi.
“Una scuola per il territorio” è il tema di un incontro durante il quale l’associazione culturale “Nino Carrus” farà il punto della situazione e, in particolare, poterà all’attenzione di tutti la dimensione di un problema che negli anni scorsi è stato sottovalutato.
Problema che oggi fa sentire pesantemente i suoi effetti costringendo bambini anche in tenerissima età, quelli di tre anni che frequentano la scuola materna, a una vita da pendolari per fruire del servizio che lo Stato avrebbe dovuto garantire nel paese di residenza. In quanto si tratta di un diritto, di fatto viene negato in quanto la sua fruizione è resa difficile dalla distanza da casa.
L’incontro si terrà venerdì 22 marzo alle ore 17,30 presso il Centro servizi culturali di Macomer. Interverranno Marco Pitzalis, docente di sociologia dell’Università Cagliari, Emiliano Deiana, presidente Anci Sardegna, Massimo Depau, dirigente scolastico e presidente dell’associazione nazionale presidi Sardegna, Paola Casula, sindaco di Guasila, Salvatore Lai, sindaco di Gavoi, e Bobo Chessa, docente di filosofia e scienze umane al liceo S. Satta di Nuoro. Coordinerà il dibattito Daniela Pisu, ricercatrice in scienze sociali. L’incontro è inserito nel programma delle attività per l’anno in corso dell’Associazione Nino Carrus che ha per titolo «Isola dei paesi: i comuni e i territori protagonisti di una nuova storia» che nella prima fase prevede una serie di incontri pubblici informativi sulle problematiche che affliggono la Sardegna e in modo particolare le zone interne e marginali.
«La scuola è in primo piano – spiega Rosanna Carboni, presidente dell’Associazione – a dimostrazione della fondamentale importanza che riveste nella società. Essa dovrebbe avere un ruolo centrale nella vita delle comunità e determinante per il futuro del paese. Tanti sono i problemi che affliggono la scuola e sicuramente il dimensionamento scolastico non da risposte ai problemi. Verranno anzi accentuate le problematiche che determinano lo scollegamento dell’istituzione scolastica dal territorio e il triste e preoccupante fenomeno dell’abbandono. Abbiamo invitato al dibattito esperti, dirigenti scolastici, docenti e amministratori locali con l’intento di aprire una riflessione nel merito e porre al centro dell’attenzione della politica regionale l’esigenza di una scuola adeguata alle caratteristiche della Sardegna».