Non è il Carnevale di Bosa, che si caratterizza per spontaneità e si apprezza se si è coinvolti e si partecipa, o quello di Tempio, uno spettacolo nello spettacolo, o quello di Oristano con la Sartiglia, una rievocazione storica ritualizzata.
Quello di Macomer è qualcosa di diverso e si distingue per la sua diversità in quanto propone una rassegna di maschere della Sardegna e d’Italia.
“Carrasegare in Macumere”, che è organizzato dalla cooperativa Esedra e dalla Pro Loco, col patrocinio del Comune e con la collaborazione di gruppi di commercianti e imprese locali, giunge quest’anno alla decima edizione.
Nei decenni scorsi e fino ai primi anni Duemila, l’anima del Carnevale di Macomer era l’associazione “Macomer in maschera”, che si trovò poi in difficoltà quando fu incendiata e distrutta una tensostruttura nella quale organizzava le manifestazioni e soprattutto i balli.
Memorabili le sfilate con i carri e i gruppi mascherati organizzate dall’associazione.
Da un decennio a questa parte la Pro Loco e la cooperativa Esedra hanno ripreso la trazione del Carnevale macomerese dando un altro taglio, più da spettacolo e vetrina, alle sfilate e alle manifestazioni.
L’appuntamento più importante è per sabato 3 febbraio quando per le vie di Macomer sfileranno undici gruppi con più di 300 figuranti.
Ci saranno l’antica maschera di Macomer Donna Zenobia riscoperta grazie alla ricerca del professor Alberto Frau, scomparso due anni fa’, i Boes e i Merdules di Ottana, S’Urtzu Prestitu di Sorgono, i Mustayonis e S’Okru Foresu di Sestu, Sos Tintinnatos di Siniscola, Su Pastori e su Boinarxiu di Teulada, S’Ainu Orriadore di Scano Montiferro, S’accabadora Pianalzesa della Planargia, poi i gruppi mascherati della penisola, che quest’anno saranno due: i Krampus di Naturno, Trentino Alto Adige, e il gruppo dei Cucibocca di Montescaglioso della Basilicata. Si partirà da piazza Santa Croce alle 16,30. Il percorso della sfilata si snoderà lungo la via Eleonora d’Arborea, il corso Umberto e si concluderà in piazza Caduti sul Lavoro con una grande zippolata. Come è già accaduto lo scorso anno, si prevede un certo afflusso di visitatori, per i quali la cooperativa Esedra ha organizzato visite ed escursioni nel territorio con pranzo e cena nei ristoranti che hanno aderito all’iniziativa e degustazione di piatti tipici della tradizione del Carnevale di Macomer.