Non è una tribuna politica ma un momento di informazione e di confronto quello che l’Associazione Nino Carrus propone attraverso due incontri con gli esponenti dei partiti che alle prossime elezioni regionali scenderanno in campo alla ricerca del consenso degli elettori e, soprattutto, per convincerli ad andare a votare.
Il primo appuntamento è per oggi, venerdì 10 novembre, alle ore 17 nella sala convegni del centro Unla di Macomer (ex caserme Mura). Il secondo (stesso luogo e stessa ora) è in programma per venerdì 17 novembre. Oggi ci saranno Piero Comadini del Pd, Domenico Gallus del Psd’Az, Danilo Lampis di Sardegna Chiama Sardegna, Maria Laura Orrù (Alleanza Rosso Verde), Pierluigi Saiu della Lega e Alessandra Zedda di Forza Italia.
Introdurrà Emiliano Deiana, presidente regionale Anci e condurrà il dibattito il giornalista Graziano Canu di Videolina.
La settimana successiva ci saranno invece Francesco Agus dei Progressisti, Lucia Chessa (Rossomori), Desirè Manca (M5S), Annalisa Mele dei Riformatori, Fausto Piga (Fratelli d’Italia) e Stefano Tunis del Grande Centro.
Introdurrà il tema della discussione Fausto Mura, fondatore e ora presidente onorario dell’associazione che ha fatto propria la battaglia per il riscatto delle zone interne della Sardegna, un’isola nell’isola che si va avvitando in un processo di desertificazione sociale e demografica alimentata dalla crisi economica, dallo spopolamento e dalla mancanza di lavoro.
Spopolamento, lavoro, servizi, fiscalità e infrastrutture.
Su questi temi si chiederà ai politici di esporre idee e proposte fattibili da mettere in campo nei prossimi cinque anni di legislatura regionale.
È evidente che nessuno ha in tasca soluzioni magiche o miracolistiche. I problemi sono talmente complessi e difficili che una soluzione, se e quando si troverà, non avrà ricadute concrete nel breve periodo.
I due incontri promossi dall’Associazione Nino Carrus sono, sotto certi aspetti, quello che i partiti facevano un tempo: mandare i loro uomini dagli elettori per conoscere i problemi della gente e spiegare come intendevano risolverli, una buona pratica che la politica ha abbandonato da tempo arroccandosi in un pensiero incapace di discussione pubblica.
In un tempo in cui la politica è parecchio fuggevole ed evanescente, l’Associazione Nino Carrus punta alla concretezza chiedendo idee e proposte a chi si candida per governare, non solo per dare elementi di valutazione in più a chi andrà a votare, ma anche e soprattutto per aprire un dibattito su un progetto di crescita teso a restituire dignità a un territorio che negli ultimi trent’anni ha perso quasi tutto e potrebbe perdere il resto nei prossimi cinque.