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Kafka a Teheran

Kafka a Teheran

Regia: Ali Asgari, Alireza Khatami
Interpreti:
Bahram Ark, Arghavan Shabani, Servin Zabetian, Sadaf Asgari, Faezeh Rad, Hossein Soleymani, Majid Salehi, Farzin Mohades, Gouhar Kheir Andish, Ardeshir Kazemi

Origine: Iran 2023

Nove piccoli episodi, la durata del film è di 77 minuti.

Nove episodi che raccontano la quotidianità di un paese come l’Iran, e che sono un grido di libertà.

Si va da chi vuole dare al figlio un nome occidentale, David, ma non gli viene consentito dall’ufficio dell’anagrafe; a chi cerca un lavoro, ma non conosce perfettamente il corano; dalla bambina che per andare a scuola deve abbandonare la maglietta con il disegno di topolino e indossare il chador a chi non può avere il rinnovo della patente perché sul corpo si è tatuato una poesia, e per finire in bellezza si arriva al regista, che non può girare il suo film se non modifica la sceneggiatura adattandolo ai suggerimenti della censura.

 

Sono due i registi di questo film: Ali Asgari e Alireza Khatami, girano un film ad inquadratura fissa, in questo hanno seguito la lezione di un grande regista, sempre iraniano, Abbas Kiarostami, che usava questo metodo facendo interloquire i personaggi con la voce fuori campo ma non inquadrando l’interlocutore.

Sentiamo la voce e vediamo il viso di chi è inquadrato, e sono voci e visi che subiscono l’umiliazione e la cattiveria di burocrati, di poliziotti, e di anonimi dipendenti esecutori di leggi assurde e inutili.

E’ un film di resistenza civile Kafka a Teheran, un j’accuse contro il regime iraniano, un film che, ovviamente, in Iran nessuno vedrà.