«Ad oggi, 24 ottobre, le prenotazioni per una mammografia di controllo sono arrivate al 3 dicembre 2025. Più di due anni di attesa per un esame che, ovviamente, cercheremo di fare privatamente, come da molti anni già accade. E ad oggi nulla è dato sapere sul servizio ASCOT che da domani chiude i battenti. Questo è diventata la sanità tutta, in particolare quella sarda: una vergogna inaudita».
Così una signora di Macomer sulla pagina Facebook “Macomer città aperta” ha denunciato quello che più che un disservizio sarebbe un servizio negato. Alla faccia della prevenzione consigliata di tanto in tanto con martellanti campagne pubblicitarie!
Ecco l’altra campana.
La fonte è l’Assessorato alla Santità della Regione Sardegna, Direzione generale della Sanità, Servizio promozione della salute e osservatorio epidemiologico che fornisce i tempi medi di attesa (in giorni) relativi alle prestazioni prenotate con classe di priorità B (breve), cioè le prestazioni che devono essere eseguite entro 10 giorni.
La settimana di rilevazione considerata e quella dal 7 al 13 gennaio 2023 per la Asl n. 3 di Nuoro: tempo di attesa un giorno.
Fonte n. 2 il Quotidianosanità.it del 17 maggio 2023, un giornale online nazionale di informazione sanitaria che riporta le dichiarazioni dell’assessore Doria, riguardanti probabilmente agli esami differibili (entro 30 giorni) e non urgenti, il quale riferendo di un trend positivo nelle attese per gli esami strumentali, ha detto che si passa dai 192 giorni d’attesa che risultavano necessari per una mammografia nel 2018 ai 118 del 2023 per una mammografia monolaterale, che si riducono ulteriormente a 79 per l’esame bilaterale.
Non sappiamo a quali dei due esami dovesse sottoporsi la signora che ha postato la lamentela sui tempi di attesa e che cosa sia accaduto da maggio a oggi, sta di fatto che i 118 giorni per una mammografia monolaterale programmata diventano 768. Una bella differenza!