È stata la prima radio dell’Italia liberata e può considerarsi la prima radio libera d’Italia che ha
iniziato a trasmettere prima che nascesse la Rai e molto prima dell’avvento delle radio libere che
negli anni Settanta hanno dato nuova voce e nuovo impulso alla radiofonia.
Radio Sardegna è nata 80 anni fa e a Bortigali, dove è stato lanciato il primo segnale da due trasmettitori, uno a onde medie e l’altro a onde corte.
L’associazione culturale che ne ha preso il nome ha ricordato la ricorrenza con un comunicato nel quale sottolinea che fu «la prima radio libera dopo 20 anni di dittatura, un primato che solo Radio Sardegna può vantare».
L’associazione culturale “Amici di Radio Sardegna” ricorda ancora che le trasmissioni iniziarono il 2 ottobre del 1943 sotto il controllo del Comando militare della Sardegna che si era trasferito a Bortigali nella primavera dello stesso anno dopo i pesanti bombardamenti che avevano raso al suolo Cagliari.
Il capitano dei paracadutisti della Nembo Pio Ambrogetti, che era un giornalista dell’Eiar (questo il nome dell’ente radiofonico di stato prima e durante la guerra), propose l’avvio delle trasmissioni e fu la prima voce di Radio Sardegna che leggeva i notiziari dal microfono sistemato dentro il rifugio antiaereo che i
militari, appena arrivati a Bortigali, avevano scavato nella roccia dietro le ex scuole elementari
poco distante dalla sede del Comando.
L’esperienza durò poco perché a metà gennaio del 1944 il Comando generale fece ritorno a Cagliari, dove fu installato un trasmettitore più potente. Nel 2013 in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della ripresa delle trasmissioni della radio italiana interrotte dalla guerra, a Bortigali è stata intitolata una piazza a Radio Sardegna, l’unica piazza italiana intitolata a una radio.
La ricorrenza degli 80 anni sarebbe passata quasi in sordina se l’associazione “Amici di Radio Sardegna” non ne avesse rinverdito la memoria.