Alla fine del 2020 il Consiglio comunale di Macomer approvò una mozione che respingeva l’ipotesi di coprire le aree urbanizzate di Tossilo destinate alle attività produttive con pannelli fotovoltaici che avrebbero trasformato la zona industriale in una mega centrale per la produzione di energia elettrica sfruttando la luce del sole.
Ricaduta economica e occupazionale zero, contro una pesante ipoteca su un’area nella quale sono state investite imponenti risorse economiche per realizzare le infrastrutture necessarie a consentire eventuali futuri insediamenti produttivi. Che oggi non sono in vista, ma in prospettiva i tempi cambiano ed è sempre meglio essere pronti. Anche perché ipotecare quelle aree non poterà alcun vantaggio al territorio.
Qualcosa a Tossilo è stata già realizzata negli anni scorsi occupando una vasta area del Consorzio industriale.
Più a monte, in territorio di Birori, due anni fa è stato realizzato un altro impianto.
Nel Centro Sardegna, intanto si affacciano gli appetiti di aziende che, sfruttando gli incentivi per la produzione di energie alternative, puntano a realizzare muovi e redditizi impianti in alcune zone del territorio.
Un imponente parco eolico è stato realizzato poco più di dieci anni fa in territorio di Bonorva, ben visibile dalla ss. 131 per chi la percorre nel tratto di Campeda. In linea d’aria dista pochissimo dal sito di interesse comunitario.
Dove ai proprietari di terreni non è facile eseguire interventi per migliorare la produttività dei fondi, sono stati piantati un pochi anni circa quaranta pali alti un centinaio di metri che reggono altrettante turbine con generatori di energia elettrica.
Nel Centro Sardegna incombono nuovi mulini a vento ma anche e soprattutto grandi estensioni di pannelli fotovoltaici.
Il più grande progetto fotovoltaico autorizzato dell’Isola è previsto nell’area industriale di Ottana nel tratto che ricade in territorio del comune di Bolotana.
Nella medesima zona industriale ne sono stati autorizzati anche altri nelle aree che ricadono in territorio dei comuni di Ottana e di Noragugume. Pali eolici sono previsti invece in territorio di Macomer, Sindia e Borore.
Le cose stanno procedendo nel silenzio delle istituzioni e dei movimenti ambientalisti locali.
Il Gruppo d’intervento giuridico, importante associazione ecologista che si batte in Sardegna per la tutela del territorio e del mare, all’inizio dell’anno ha inoltrato un intervento nel procedimento di valutazione di impatto ambientale riguardante un progetto per la realizzazione di una centrale eolica presentato da Enel Green Power che, oltre ad altri in provincia di Oristano, interessa anche i territori di Sindia, Macomer e Borore.