In passato è stato visto come un ottimo investimento, ma quando il mercato immobiliare è in stagnazione, come a Macomer e nel Marghine, può rivelarsi una fregatura.
In passato, anche in piena crisi economica e con l’inflazione a due cifre, a Macomer e nei paesi della zona investire nel mattone era una buona garanzia. Chi disponeva di una somma importante comprava un appartamento a Macomer, che rendeva subito con la locazione e aumentava il capitale al momento delle vendita.
Ora gli scenari sono cambiati.
Negli ultimi vent’anni la domanda di immobili residenziali è crollata a causa della mancanza di lavoro e di risorse da investire, ma anche per la pesante tassazione degli immobili che ne ha scoraggiato l’acquisto.
Gli effetti sulle quotazioni sono stati pesanti. Wikicasa, una delle principali agenzie di servizi e prodotti per gli operatori del mercato immobiliare in Italia, pubblica i dati sull’andamento del mercato immobiliare italiano e dai numeri dei singoli comuni emerge che nel centro Sardegna investire nel mattone non è stata una buona idea.
Alcuni dati rendono l’idea della situazione attuale.
Il prezzo medio a metro quadro degli immobili residenziali in provincia di Nuoro è di 1432 euro.
A Macomer valgono di meno, anche se c’è da dire che il mercato è in ripresa.
A agosto 2023, infatti, per gli immobili residenziali sono stati richiesti in media 683 euro al metro quadro, con un aumento del 9% rispetto allo stesso mese dell’anno prima (626/m2).
Nel 2022 sono state fatte 66 compravendite, contro le 47 nel 2021 con una variazione del 40%.
A Birori sono stati richiesti in media 344 euro al metro, con una diminuzione del 3%.
A Bolotana il prezzo medio è stato di 279 euro al metro quadro (-38% rispetto al 2022).
Il prezzo medio a Borore 384 € al metro (-19% rispetto).
Bortigali 334 € al metro (-35%).
A Dualchi sono stati chiesti in media 350 euro (-21%).
Lei sono 332 € al metro (-27%).
Noragugume 505 € al metro quadro (-3%).
Silanus 375 € (-14%).
Sindia 441 euro al metro quadro (-16%)