Regia: Matteo Garrone
Interpreti: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodu Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Oumar Diaw, Joe Lassana, Mamadou Sani, Bamar Kane, Beatrice Gnonkov
Origine: Italia, Belgio, 2023
Un film che dovrebbe essere mostrato in tutte le scuole questo di Matteo Garrone.
Ha vinto il Leone d’argento a Venezia per la migliore regia e ha visto riconosciuto il premio Marcello Mastroianni a Seydou Sarr, ventunenne senegalese, straordinario interprete di questo film commovente, drammatico e poetico.
È il viaggio di due cugini, Seydou e Moussa, che parte da Dakar, attraversa il deserto Subsahariano fino ad arrivare a nei lager libici, un viaggio dove niente è risparmiato: estorsioni, soprusi e nei lager le torture.
I due protagonisti sono ragazzi che sognano di cambiare vita, hanno le maglie da calcio dei ricchi club europei, qualcuno per dissuaderli racconta loro che in Europa in tanti dormono per strada, ma non ci credono.
Niente fermerà il loro sogno, neanche la madre di Seydou che cerca in tutti modi di dissuaderlo e ostacolarlo.
Sarà un viaggio epico e fiabesco, dovrà guidare una nave, Seydou, perché così decidono gli scafisti libici e questo comporta salvare vite umane perché lui questo è: uno che si spende per gli altri, che non pensa solo alla propria sopravvivenza, si fa carico degli altri e che urla alla fine il suo Io Capitano! come la poesia di Walt Whitman O Capitano! Mio Capitano!
È un bel messaggio di speranza quello che Garrone affida al suo film, e nonostante tutto è giusto crederci e non arrendersi.
Voglio ricordare che il film è interpretato in wolof e in francese e nelle sale è proiettato con i sottotitoli in italiano.