Oggi e domani verrà ricordato con diverse cerimonie l’omicidio del colonnello Giovanni Alberto Bechi Luserna, avvenuto a Tossilo il 9 settembre del 1943.
La ricorrenza andrebbe rivisitata alla luce degli studi che da tempo conducono Daniele Sanna e Giuseppe Bassu sull’8 settembre e sul contributo delel forze armate italiane alla guerra di Resistenza contro i tedeschi.
Un vecchio libro di Elena Aga Rossi (Una nazione allo sbando, Il Mulino, 2006) aveva già fornito elementi per constatare che la volontà collaborazionista verso i tedeschi non fu in Sardegna un fatto isolato.
Gli studi di Daniele Sanna e Giuseppe Sassu hanno poi confermato che i vertici dei comandi militari di stanza in Sardegna, pur avendo ricevuto l’ordine di impedire il passaggio delle forze tedesche in Corsica (da dove poi raggiunsero la penisola), fornirono a queste non solo automezzi, ma anche autisti e carburante.
È in questo quadro che va inquadrato l’omicidio del colonnello, medaglia d’oro al valor militare.
Le circostanze fanno la differenza in guerra e lo scontro a Tossilo fa il paio con gli scontri e i morti di La Maddalena; ma questi episodi furono appunto episodi tragici perché apparvero eccentrici rispetto ad altre scelte che non erano di contrasto alla ritirata nazista.