Le alluvioni sono tra le manifestazioni più tipiche del dissesto idrogeologico e si verificano quando un corso d’acqua non viene contenuto dalle sponde e si riversa nella zona circostante arrecando danni a edifici, insediamenti industriali, vie di comunicazione e zone agricole.
Ben 2.343 chilometri quadrati di territorio sardo devono fare i conti con frane e alluvioni.
Il 9,7% della superficie della Sardegna è a elevato rischio frana e media pericolosità idraulica.
Si ritiene che 338 comuni sardi, l’89,7% (sono in tutto 377), abbiano nei loro territori aree caratterizzate da un’elevata o molto elevata pericolosità da frana o da una media pericolosità idraulica. In queste aree sono a rischio 138.179 abitanti, 58.228 edifici, 10.701 attività produttive, 28.674 addetti e 684 beni culturali.
Tra i comuni dei bacini regionali della Sardegna in cui sono delimitate aree a rischio individuati dal Piano di assetto idrogeologico regionale rientrano Silanus, Bortigali e Bolotana.
Il piano classifica Silanus a livello Ri4 per rischio idraulico molto elevato.
Bolotana e Bortigali sono classificati al livello Rg4 per rischio molto elevato di frana.
Per Silanus il pericolo deriva dal bacino imbrifero del rio Carraghentu (il nome dice tutto), quello che prima di arrivare nell’abitato è il rio Barcheula e quando ne esce è il rio Birdis.
Scorre in un canale tombato che attraversa il centro urbano e rivede la luce dopo la ferrovia.
Prima però riceve le acque del rio Funtanedda (o Funtana oppure Funtana Ezza a seconda del tratto e della zona che percorre).
In caso di precipitazioni eccezionali potrebbe creare problemi seri.
È per questo che da tempo, con accidenti vari, sono in corso di progettazione opere di mitigazione del rischio (in particolare, un canale scolmatore del rio Carraghentu esterno all’abitato).
Una vecchia ipotesi di collegarli con una canale sotto la via principale è stata abbandonata perché pericolosa, dispendiosa e forse inefficace.
Da quando venne formulata sono trascorsi più di dieci anni e non è cambiato nulla (in compenso, dopo essere stati smarriti i calcoli in cemento armato dei lavori sul rio Birdis, si è proceduto a una nuova progettazione). Eventi meteorologici eccezionali, di quelli che che si verificano ogni cento anni, potrebbero causare un disastro. L’ultima alluvione risale agli anni Cinquanta quando il canale non era ancora coperto. A Bolotana e Bortigali il rischio è legato alle frane. Deriva dalla presenza delle montagne. Non risulta, per il momento, la progettazione di opere per prevenire il rischio.