C’è poesia e poesia.
A Silanus, paese che ha dato i natali a due grandi poeti improvvisatori, quelli che si potrebbero definire gli aedi della modernità, è di casa “sa poesia cantada”, celebrata con una “casa” che la ricorda.
Perché la tradizione non si inaridisca, il comune in occasione della manifestazione “Sa poesia cantada”, un’intera giornata dedicata al canto estemporaneo in rima come grande eredità da valorizzare, raccontare e sperimentare, in programma per venerdì 14 luglio, propone un laboratorio dal titolo “Zogamos in poesia” (giochiamo con la poesia) aperto ai ragazzi da 11 a 14 anni, una fascia di età nella quale si suppone che la lingua sarda sia uno strumento acquisito e nella quale si può iniziare l’esercizio di improvvisare un racconto in versi.
I partecipanti si cimenteranno nell’improvvisazione poetica guidati da Sebastiano Pilosu e Chiara Cocco, studiosi di etnomusicologia, con la collaborazione del tenore degli studenti delle scuole medie.
Magari tra i partecipanti c’è chi scoprirà di avere le capacità per seguire le orme dei due grandi poeti silanesi, Mario Masala e Francesco Mura, che hanno calcato i parchi di tutte le sagre sarde.